Cenni storici

Qui, dove ogni pietra racconta una storia lunga secoli

I primi cenni storici sul piccolo borgo di San Martino al Vento, si possono leggere nelle più antiche carte dell’ Archivio Monastico di Coltibuono (anni 945 e 963), dove lo si trova citato con il nome di San Martino a Stielle. Dal 1124 al 1136 si trovano accenni sull’organizzazione originale di Stielle, dove esisteva un castello documentato già dall’anno 1086, di proprietà del Signore Ranieri di Guido, possessore di una parte del castello, della torre, del borgo di San Martino e del territorio circostante. Alle dipendenze di Ranieri esistevano funzionari signorili (il “castaldo”, lo “scario”) e un numero imprecisato si servi di “masnada” e di “buoni uomini” (i maggiorenti della piccola comunità di sudditi), tutti detentori di “feudi” concessi dal signore. Tra la fine del XII secolo e gli inizi del XIII , San Martino di Stielle fu acquisito, per concessione imperiale, dai Ricasoli; sarebbe stato assalito e saccheggiato insieme al castello di Stielle dai “Senesi” nella guerra del 1230.

Nei secoli successivi ritroviamo San Martino citato nelle mappe di parte guelfa nell’anno 1590, dove viene rappresentata una casa con adiacente torre con la scritta “ luogo di Benedetto Techerini”, che probabilmente è l’odierna struttura sede di “Antiche Rime”. La torre, come a non voler terminare una storia di saccheggi nel corso dei secoli, sarà seriamente danneggiata dai cannoneggiamenti nel corso della seconda guerra mondiale.